La giacca da uomo rappresenta la regina dell’abbigliamento maschile, Vitto Group ha abituato i propri clienti negli anni ad indossare solo prodotti di eccellenza e spesso non si dà il giusto peso alla grande storia che c’e dietro un capo cosi importante e da noi costantemente valorizzato La storia di questo indumento affonda le sue radici addirittura nel XIV secolo, durante le rivolte popolari in Francia. Durante il corso della storia ha subito molteplici trasformazioni, adattandosi a necessità e mode, rappresentando sempre “must have” del guardaroba maschile. Da indossare sopra una camicia su misura, sotto un cappotto elegante, per eventi formali, o informali, la giacca da uomo ha dimostrato la sua versatilità in qualunque occasione. Oggi è diventata un simbolo di eleganza e distinzione che permette di esprimere il proprio stile, evolvendosi a seconda delle necessità.
Le origini del nome
Durante le rivolte popolari del XIV secolo in Francia, i contadini indossavano un vestito corto e dal taglio semplice, che venne chiamato “Jacques”. Il termine prese ben presto campo e, nel corso del tempo, è stato utilizzato per indicare un qualunque indumento apribile, che si possa indossare sopra altri vestiti.
La giacca da uomo nella storia
Nato come semplice capo di abbigliamento contadino nella Francia del XIV secolo, la giacca (ai tempi Jacques), ha confermato successivamente la sua presenza nel guardaroba maschile. La sua evoluzione la ritroviamo in diversi capi d’abbigliamento che vanno dal farsetto, con lunghe falde, al colletto militare indossato sotto l’armatura. E ancora nella casacca, o giubba, della seconda metà del XVII secolo, fino ad arrivare alla Marsina. Questa abbinata a gilet e calzoni, diventerà la base dell’abbigliamento classico maschile in uso per tutto il Settecento, fino alla Rivoluzione Francese.
La giacca da uomo del ‘700 -’800
Nel 1720 nasce i Inghilterra un capospalla militare adottato dagli aristocratici per la caccia e la vita in bucolica. Si chiama Frac, nome che trova origine dal Frockcoat. Qualunque signore, aristocratico o meno, che in quel periodo viveva in campagna, possedeva uno o più frac per la caccia.
All’inizio dell’Ottocento la giacca assume un ruolo del tutto diverso grazie all’intervento di George Bryan Brummell, meglio conosciuto come Lord Brummell, l’uomo che, meglio di chiunque altro, rappresentò il dandismo. Lord Brummel consacrò la giacca da uomo a capo civile d’abbigliamento da cerimonia.
Il modello indossato dal Lord era corto sul davanti, in moda da rivelare il fondo del gilet, con allacciatura doppiopetto, revers molto pronunciati, maniche arricciate e imbottite all’attaccatura, lunghe e strette ai polsi. La vita fortemente segnata evidenziava la convessità del petto, le falde a coda, lunghe al ginocchio, erano separate da uno spacco posteriore.
Questo cambio di scenario per il frac, lo immortalerà nei secoli come l’abito da cerimonia maschile elegante ed esclusivo, riservato a contesti particolarmente formali. Il frac è chiamato habit noir dai francesi e tail coat dagli inglesi e trova il suo ambiente naturale se indossato in occasioni importanti e molto cerimoniose. A completare l’outfit: il panciotto in piquè bianco, la camicia con sparato pieghettato, colletto ad alette e polsini semplici con gemelli, il cravattino in piquè, sempre bianco (white tie).
La giacca da uomo dal 1850 alla fine del secolo
é di questo periodo lo Spencer che comparve in Inghilterra verso la metà del XVIII secolo. é grazie all’intervento di Lord J.C.Spencer che la giacca è stata adottata come indumento indossato dagli uomini in viaggio, dai militari e perfino dalle signore. La giacca era costituita da un doppio petto corta in vita, senza falde, collo a revers e con maniche lunghe. Comodo ed elegante al tempo stesso.
Sempre nel corso dell’Ottocento, è la Redingote. Si tratta di una giacca di linea a clessidra, lunga al ginocchio e stretta alla vita. Falde tagliate dritte all’apertura, in modo che si sovrapponesse quando veniva allacciata. La Redingote si diffuse velocemente come l’uniforme borghese di tutti i ceti sociali. Realizzata in panno di lana, di colore blu o grigio scuro, foderata in seta o in flanella scozzese; veniva indossata di giorno su pantaloni diritti, a quadri o a righe.
Sempre di metà Ottocento è la Jaquette o long jacket. La jaquette all’inizio non riscosse molto successo, anzi venne considerata con disprezzo dal mondo della moda e dell’eleganza maschile del tempo. La jaquette era diritta, larga alle spalle e lunga alle anche, con abbottonatura alta sul petto, due semplici cuciture laterali, due tasche tagliate; confezionata on tessuti a grandi quadri o righe, si abbinava a pantaloni coordinati che ricadevano sul piede e senza staffa.
Infine, prima dell’inizio del nuovo secolo, fece la sua comparsa, sui mercati internazionali della moda, la finanziera. Si trattava di una giacca da uomo a falde arrotondate, lunga fino al ginocchio e di colore scuro. Si presentava elegante e distinta e per questo motivo venne ben presto adottata come la mise standard da banchieri e funzionari di alto borgo. Indossata sopra il gilet e ai pantaloni a tubo rigati, veniva abbinata ad una camicia bianca inamidata, indossata con cravatta e cilindro era destinata ad appuntamenti d’affari, alle visite mattutine, alle passeggiate.
L’inizio della storia moderna della giacca da uomo
La storia della giacca da uomo è ancora molto lunga. Questo capo d’abbigliamento maschile ha subito ancora diverse trasformazioni nel corso del secolo scorso, prima di arrivare ad essere così come lo conosciamo noi oggi. Continueremo la storia dell’emblema della storia della moda maschile nel prossimo articolo, quando parleremo della storia della giacca da uomo dall’inizio del ‘900 fino ai giorni d’oggi.